Oggi Israele si vanta di aver ucciso il capo di Hamas. Da un punto di vista tattico, è sicuramente una vittoria per Netanyahu. Da un punto di vista strategico, la lunga serie di uccisioni di capi delgi ultimi mesi realizzata da Israele è del tutto ininfluente. Netanyahu non ha nessun piano politico per il futuro, se non l’eliminazione fisica di tutti i palestinesi. Poiché questo piano è materialmente impossibile, è sufficiente aspettare una ventina d’anni (probabilmente molti meno) e in Medio Oriente saremo al punto di prima: Israele non ha risolto nulla. Certamente se risucirà a mettere da parte per un po’ gli sciiti e se risucirà a far crescere gli accordi di Abramo la sua posizione migliorerà e con essa tutta la situazione nel Medio Oriente . Ma siccome nemmeno gli arabi moderati hanno un progetto sui palestinesi, che non sia forse la dissoluzione di questa identità politica (posto effettivamente che ci sia), passato il momento contingente saremo daccapo. Quarantamila più mille morti per niente