Sono sempre stupito dalla capacità di Dante di dire le cose. Forse perché era il primo; forse perché se la tirava; forse perché la Commedia era fatta apposta per un parlare “alto”. Comunque stiano le cose stamattina sono inciampato, letteralmente (avevo aperto a caso una copia della Commedia) su questo verso
Si che dal fatto il dir tuo non sia diverso (Inf. XXXII 11)
C’è tutta una teoria gnoseologica condensata in questo verso, ma anche un’etica. Bellissimo.
[immagine creata con MidJourney]