Zio è una webzine non banale che parla di come i giovani vivono la rete. Devo al suo curatore e autore Vincenzo Marino la “scoperta” di un fenomeno di cui io, come insegnante, sarei dovuto essere a conoscenza (e invece non ne sapevo nulla): il trionfale successo sui media di una canzone-spazzatura come Auto tedesca del rapper napoletano Vincenzo Pattera, in “arte” (si fa per dire) Packy (è la abbreviazione di pakartas, che in lituano significa “impiccato”).
L’articolo (che potete leggere qui) in realtà è una intervesta a una ragazza di Palermo, Valeria Sampino, che ha tentato di reagire postando su TikTok un video in cui si limitava a chiedere se gli estimatori del rapper avessero davvero letto il testo della canzone (lo metto in fondo a questo post, mi vergogno troppo a inserirlo nel testo e d’altronde non voglio regalare nemmeno un clik a chi pubblica queste cose) ed è stata travolta da una classica shitstorm mediatica con decine di migliaia di commenti (pesantemente) negativi sul suo intervento.
Una volta si sarebbe detto: “vorrei portare la mia solidarietà” a questa ragazza che ha fatto quello che noi “grandi” non abbiamo saputo fare: vigilare, guardare quello che guardano i ragazzini, rendersi conto di quello che cola nelle coscienze sotto le apparenze del “gioco” e dello “scherzo”. Oppure fare uno sforzo appena appena decente e renderci conto che se un tale disagiato (perché questo ragazzo è un disagiato: basta guardare l’ambientazione del suo primo successo, Tutti i miei fra’) ha un tale successo potrebbe anche essere perché in qualche modo dà forma ed espressione a un malessere che provano in tanti e che io, maschio adulto ormai prossimo alla pensione, non riesco a immaginare.
Io insegno in un liceo; spero tanto che i miei studenti non amino questa musica e questa canzone, ma onestamente non lo so. Un cosa buffissima che posso riferire è che i ragazzi e le ragazze di quinta, da molti anni ormai, generazione dopo generazione, parlano di quelli di prima come di persone che sono “peggio” di loro, nel senso che guardano cose più brutte, si comportano in modo più villano, fanno cose più rischiose di quelle che facevano loro cinque anni prima. Chissà cosa pensano delle canzoni che ascoltano i tredicenni…
Quello che mi sembra di poter dire è che qui le categorie estetiche c’entrano poco. La parola “bello” serve solo a indicare un qualche contenuto identitario che permette di segmentare un gruppo (una classe di età) separandolo essenzialmente da chi viene prima. Io dico che la musica trap è “bella” e con ciò stesso ho creato un legame con tutti quelli che dicono la stessa cosa, e contemporaneamente mi sono staccato da coloro (quelli più vecchi di me) che dicono che è “brutta”. Che c’entra l’esperienza estetica con tutto ciò?
Resta il fatto che le parole hanno un significato, e le parole di questa canzone, Auto tedesca, sono terribili: grondano violenza, maschilismo, disprezzo per la donna, suprematismo da ogni verso. L’unica, pallida speranza è che un ragazzino di dodici anni che canti questa roba non sappia esattamente cosa vuol dire (il senso generale lo capisce di sicuro, altrimenti non ci sarebbe il senso del proibito da infrangere: ma chissà, forse non sa il significato della parola italiana “orifizio”).
Le parole inquinano le menti: è vero che, come diceva Omero, sono “alate” e quindi si dissolvono un attimo dopo essere risuonate, ma anche vero che lasciano una patina nelle nostre coscienze, come il calcare che si deposita sui bicchieri a ogni lavaggio in lavastoviglie e a furia di depositarsi rende alla fine impossibile vederci attraverso.
Quindi grazie a Valerio Sampino per il suo gesto.
Auto tedesca
Glory, ah
Ua-ua, corro su un’auto tedesca
Spingo e fa “ah” questa puttana straniera (ah-ah, straniera)
Ah-ah, sembra lo fa di mestiere (ah-ah)
Le fa troppo male, le sto spaccando la schiena (ah-ah)
Le sto spaccando la fessa
Ua-ua, corro su un’auto tedesca (ah-ah)
Spingo e fa “ah” questa puttana straniera (ua-ua, straniera)
Ah-ah, sembra lo fa di mestiere (ah-ah)
Dalla messa in piega la tengo quando sta a pecora (ah-ah)
Tre litri di profumo non tolgono il tanfo di infame
Senti il flow, bro, è good, mi farà comprare casa
Ricordo, fra’, quando a stento riuscivo a pagar l’affitto
Poi dopo qualche hit, mi son tolto qualche sfizio (ah)
E mentre la ficco forte in ogni suo orifizio
Ogni riccio un capriccio, sembra Raffaella Fico
C’ha un culo che pare finto (ah-ah), ah
Lo muove poi vado in fissa
Vuole che la metto incinta, uau-uau, ah
Corro su un’auto tedesca, ma prima giravo sopra una Suzuki
Pezzi nella carta Cookie, roba a basso prezzo avevo nella tuta
Tattoo come gli Yakuza, palle dentro ‘na Jacuzzi
“Sì, ma sei zozza” mentre me lo succhia, faccio tutto il Kamasutra
Ua-ua, corro su un’auto tedesca
Spingo e fa “ah” questa puttana straniera (straniera)
Ah-ah, sembra lo fa di mestiere (ah-ah)
Le fa troppo male, le sto spaccando la schiena (ah-ah)
Le sto spaccando la fessa
Ua-ua, corro su un’auto tedesca (ah-ah)
Spingo e fa “ah” questa puttana straniera (ua-ua, straniera)
Ah-ah, sembra lo fa di mestiere (ah-ah)
Dalla messa in piega la tengo quando sta a pecora
È tornato Paky, figlio di puttana
Chiudi bene a chiave quando torni a casa
Nascondi bracciale e collana
Se non vuoi finire sopra al notiziario
Ho amici che sono indiziati, soldi mi hanno viziato
Mentre fanno un massacro, fra’, sono a fare un massaggio
Mi manderanno un messaggio quando sarà già stato fatto (ah)
Spaghettata di granchio, spremo il limone sul carpaccio
Certo che c’hai coraggio, bello il tuo personaggio (tuo)
Scemo con i tatuaggi in faccia, vieni qua te li straccio
Ua-ua, corro su un’auto tedesca
Spingo e fa “ah” questa puttana straniera (straniera)
Ah-ah, sembra lo fa di mestiere (ah-ah)
Le fa troppo male, le sto spaccando la schiena (ah-ah)
Le sto spaccando la fessa
Ua-ua, corro su un’auto tedesca (ah-ah)
Spingo e fa “ah” questa puttana straniera (ua-ua, straniera)
Ah-ah, sembra lo fa di mestiere (ah-ah)
Dalla messa in piega la tengo quando sta a pecora (ah-ah)