Uno dei nodi di questi giorni è il fatto che i docenti, se vengono messi in isolamento fiduciario, sono equiparati ai docenti in malattia e quindi non possono fare lezione a distanza. A parte l’ovvia stupidiità della norma di fronte a una situazione come quella attuale, e scontato il rimprovero al legislatore che in tanti mesi non ha pensato a metterci una pezza, cosa si può fare? MI pare chiaro che bisogna trovare un escamotage legale, un qualcosa che permetta di continuare a insegnare a distanza in caso di necessità. Se dichiariamo per esempio che il docente viene “distaccato”? Oppure che è in “uscita didattica”?Dagli un “distacco sindacale” mi pare eccessivo… 🙂 Bisogna trovare qualcuno che conosce i ghirigori della legge e che sappia trovare la risposta alla domanda: giustificare il fatto che un docente che non è in aula continui a fare il docente. Ripeto: la risposta NON è nei manuali. Non chiedetela ai DSGA, perché non è una casellina da spuntare nel menù a discesa di Segreteria digitale. Ci vuole la fantasia italica, una volta tanto dedicata a una buona causa. Resto in attesa di un gentile cenno di riscontro.