Uno dei modi per descrivere il senso di scorrimento, e insieme di vertigine e di svuotamento, dell’esistenza, è la metafora della cascata.
Noi siamo sull’orlo della cascata: dietro a noi il nulla, il baratro, davanti a noi l’acqua che scorre, che ci scorre incontro. Siamo sospesi su questo baratro e questo fluire.
Le cose non sono, fluiscono.